Sbarramento al 4% – facciamo un po’ di matematica

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This (possibly cringeworthy) article is very old and part of Project Necromancy. Many of the opinions I held back then have changed. I'm keeping this only for "historical" interest, not necessarily because I agree with what I thought back then.

Also consider that many of the included links (even the ones to the Internet Archive) are dead.

Ieri, guardando Porta a Porta per conoscere il risultato delle Elezioni Europee, ho sentito una frase di Casini (UDC) che poneva il problema dello sbarramento al 4% introdotto di recente per il Parlamento Europeo. A prescindere dai risultati dei singoli partiti che non hanno avuto seggi proprio a causa dello sbarramento, ho voluto tirare le somme.

Secondo i dati disponibili al momento (99.85% delle schede sono state scrutinate mentre scrivo, quindi una percentuale comunque attendibile a meno di ribaltoni all’ultimo momento, e che comunque non porterebbero grandi differenze) in totale hanno votato 30,580,221 persone, un record negativo di affluenza in italia seppur nel’ottica di un forte astensionismo in tutta europa che ci colloca tra i paesi più ‘europeisti’.

Ma ciò che mi preme sottolineare è il fatto che su 13 tra piccole coalizioni e singoli partiti, solo 5 avranno seggi al parlamento. I restanti 8 rimarranno a bocca asciutta. Poco male, penseranno in molti. Se non hanno avuto neanche il 4% dei voti non sono un gran numero. Ma sommando i voti di questi partiti possiamo notare che 4,108,195 italiani (contando solo quelli che hanno votato) non sono rappresentati al parlamento europeo, ovvero il 13.16% dei votanti.

L’ho volutamente messa in chiave matematica e non do giudizi sul risultato delle europee. Ciò su cui vorrei che si riflettesse è: quale democrazia può praticamente imbavagliare oltre quattro milioni di votanti? Evidentemente qualcosa non funziona.

Lo sbarramento al 4% non fa che aumentare la psicosi da ‘voto utile’ che c’è stata propinata sin dalle politiche del 2008, lasciando fuori dalla gestione del paese i piccoli partiti che, visti i numeri, meriterebbero quanto meno quella manciata di seggi che matematicamente spetterebbero loro (solo per le europee, i partiti che non hanno superato lo sbarramento avrebbero occupato per l’Italia 9 seggi – per difetto – su 72).

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